Dunque
non soltanto Fuori Luogo ma anche Bassi Luoghi un
progetto che invece di 'spostare' il luogo attraverso la
registrazione e il campionamento lo accetta così com'è.
Concetto
semplice: mi piazzo col mio strumento in un luogo e in un tempo e
registro le relazioni sonore che si creano, e cerco di rispondere
alle domande che scaturiscono.
Con
FL sono andato verso una sorta di "antropologia sonora" che
rielabora il documento così come gli antropologi rielaborano,
traspongono, traducono, tradiscono (nel senso di trasportare su
un'altra riva) l'esperienza. Non intendevo comunque trarne alcuna
regola solo un'esperienza sonora e atmosferica.
Con
Bassi Luoghi è un'esercizio di ascolto quello che mi propongo di
fare, anche se “filtrato" dalla captazione microfonica. Il
fatto di non differire il tempo crea uno stato e una qualità
dell'attimo diversa. Io ascolto i miei limiti e quelli del paesaggio,
a volte cerco di confonderli e sovrapporli, a volte calco la linea di
demarcazione: la musica ha un potere di inquadratura del paesaggio
sonoro; la musica può procedere in una determinata direzione che
conglomera determinati elementi del paesaggio sonoro intorno al suono
musicale.
EDGES
OF PLACES
Fuori
Luogo and Bassi Luoghi, this second project simply
“accepts“ places as they are and do not “shift“ them through
sampling. The concept is very simple: I'm playing in a particular
place, I record the sonic intearactions between my musical gestures
and the soundscape, and I try to answer the questions that arise.
With
Fuori
Luogo
I am in a kind of “sonic anthropology” which re-constructs
documents more or less in the same way anthropologists translate
(Latin translatus:
"carried over" ) their field experiences. I wasn't
interested in extrapolating any rule from my experience; it just
created a sonic and atmospheric experience.
With
Bassi Luoghi it is a listening exercise that I'm trying - even
if there is still a kind of “filter” in the use of microphones -
the englobing sense of time and place creates a different quality in
the production and the reception of sounds. I am listening at the
same time to landscape's limits and to mine, sometimes I underline
them, sometimes I blur them, sometimes they blur me.
Fuori Luogo et Bassi Luoghi: ce dernier est un projet que au lieux de “déplacer“ le lieux à travers l'échantillonnage il l'accepte tel qu'il est. La proposition est simple: je me place avec mon instrument au milieu d'une situation sonore, j'enregistre les relations qui se créent entre mes gestes et le paysage sonore, et j'essaie de répondre aux question que surgissent.
Avec Fuori Luogo j'étais dans une sorte “d'anthropologie sonore“ qui reconstruit un document, une communications à partir de la traduction (Du latin tradūcĕre: trans « à travers » et dūcō « mener, conduire ») d'une certaine expérience vécue. Bien sur sans tout l'apparat épistémologique et conceptuel de la science: en effet mon but était simplement la création d'un événement sonore et atmosphérique à partir de bribes d'expériences vécues.
Avec Bassi Luoghi je fais une pratique d'écoute; le fait de s'immerger dans un temps et un espace et d'agir et interagir sonorement avec celui-ci crée une qualité musicale et sonore particulière. C'est l'idée de limite, de frontière entre mon geste musical et le paysage sonore qui est en jeu ici: quand la frontière devienne poreuse et quand elle trace une ligne profonde ?
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